[ENG]

Cello strings are open terminals of an electronic circuit. The cellist’s fingers are a network of electric conductors, with different ceramic capacitors connected in series and in parallel. The blood capillaries themselves make it possible for our flesh to behave as a capacitor. Even the custom-made bow is constituted by a series of capacitors connected in series. Alternate current flowing through the cello strings, the performer’s hands and the capacitors makes the three involved elements (the human body, the cello and the circuit) a unique organism able to produce sound.

This piece explores the relationship between what is heard, what is expected and what is seen.

[ITA]

Le corde del violoncello sono terminali aperti di un circuito elettronico. Le dita del violoncellista sono una rete di conduttori elettrici, con diversi condensatori ceramici connessi in serie e in parallelo. Gli stessi capillari sanguigni fanno sì che la nostra carne agisca come un condensatore. Anche l’arco è costituito da una sequenza di condensatori posti in serie. La corrente alternata che attraversa così le corde, le mani e i condensatori rende i tre elementi in gioco (il corpo umano, il circuito elettronico, il violoncello) un’unico organismo capace di produrre suono.

Il pezzo esplora la relazione tra ciò che si vede sul palco, ciò che ci si aspetta e ciò che si ascolta.