“Exploración de la biblioteca de Babel”
(2010)
for 12 strings

commissoned by Biennale di Venezia and written for Ensemble Resonanz

Ensemble Resonanz
Beat Furrer, conductor

54° Venice Biennale
Teatro alle Tese – Arsenale, Venice
September 28th, 2010

[ENG]

From the Venice Biennale Website

The young Alessandro Perini with Exploración de la biblioteca de Babel, commissioned by the Biennale, addresses the fantastic world of Luis Borges, whose work, along with Calvino’s, was the inspiration for his latest pieces. Thus, in Exploración de la biblioteca de Babel, “the three-dimensional space of the Library of Babel described by Borges in one of his most famous Ficciones is transposed in an abstract sonic space whose dimensions are those of timbre, resonance and frequency. The spiral-shaped trails through which the musical material unfurls provoke a continuous evolution, just as the eternal and tortuous investigation that man conducts of nature (i.e. of the universe of which the Library of Babel is just a metaphor), generating the miracle of knowledge, changes the essence of man delineating a history constellated with social dynamics of cohesion or repulsion. Only history itself will reveal whether this search for knowledge is in fact an arrow pointed towards an ultimate objective or if it is as infertile as the search for a possible catalogue of the Library of Babel”.

[ITA]

Dal sito web della Biennale di Venezia:

Il giovane Alessandro Perini con Exploración de la biblioteca de Babel, commissionato dalla Biennale, si confronta con il mondo fantastico di Luis Borges, alla cui opera, insieme a quella di Calvino, si è ispirato per i suoi ultimi lavori. Così, in Exploración de la biblioteca de Babel, “lo spazio tridimensionale della biblioteca di Babele descritta da Borges in una tra le più conosciute delle sue Ficciones viene trasposto in un astratto spazio sonoro le cui dimensioni sono quelle del timbro, della risonanza e della frequenza. I sentieri spiraliformi attraverso i quali il materiale musicale si snoda ne provocano una continua evoluzione, così come l’eterna e tortuosa indagine dell’uomo nei confronti della natura (cioè di quell’universo di cui la biblioteca di Babele è una metafora), generando il miracolo della conoscenza, cambia l’essenza dell’uomo delineandone una storia costellata da dinamiche sociali di coesione o di repulsione. Sarà solo la storia stessa a rivelare se tale ricerca della conoscenza sia effettivamente una freccia puntata verso un fine ultimo o se sia tanto infruttuosa quanto la ricerca di un possibile catalogo della biblioteca di Babele”.